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Economia per un Nuovo Ordine Mondiale

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Il 3/6 alle ore 10,30 presso la facolta' di Economia della Universita' di Bari, l'amico Beppe Robiati ha condotto il primo dei 2 seminari programmati col Prof. Mario Carrassi, docente di Ragioneria. Alla presenza di almeno 140 studenti, Beppe Robiati ha svolto il tema del 1^seminario "Economia per un nuovo ordine mondiale" col solito entusiasmo e convinzione. Ha esordito parlando di evoluzione della societa' dai passati millenni ad oggi.

 

Come e' noto siamo passati dallo stadio dell'individuo a quelli di famiglia,tribu',villaggio, citta, imperi,nazioni ed oggi ci troviamo proiettati verso lo stadio di unita' mondiale.
Ma il passaggio da uno stadio ad un'altro nella storia si e' svolto in maniera dolorosa e  confittuale ben espresso dal termine" fibrillazione".
L'evoluzione nella storia e' stata caratterizzata dalla abbondanza o meno delle risorse.
La mancanza di risorse in un periodo storico fa si che una data popolazione si sposta da un luogo dove le risorse scarseggiano in luoghi dove abbondano provocando naturalmente conflitti con le popolazioni che cercano di conservare e proteggere le proprie risorse.
Inoltre l'abbondanza di risorse presso alcune popolazioni non provoca la loro evoluzione perche'esse si limitano a dissiparle senza provocare scatti di evoluzione;
viceversa la mancanza di risorse presso alcune popolazioni provoca una fibrillazione del proprio stadio per cui tende a passare da uno stato di evoluzione ad un altro.Ad esempio
dallo stato semplice di consumo dei prodotti agricoli a quello piu' complesso della lavorazione degli stessi in attivita' industriale.
Attualmente ci troviamo nello stadio delle nazioni e per effetto della esistenza di evidenti problemi nell'Ambiente, nel Lavoro,nella Sanita', nella condizione della Donna tendiamo alla soluzione di queste ed altre problematiche nella visione della economia in nuovo ordine mondiale che e' quello della unita' dei popoli.
Molla fondamentale di questo passaggio e' la conoscenza.
E' necessario oggi per fronteggiare la sfida del nuovo ordine mondiale che le sfere della cultura e dei sentimenti(emozioni,volonta') si fondano in un'unica entita' che caratterizza la nuova visione della gestione delle risorse umane.
E'ormai evidente che i 2 modelli economici a cui ispirarsi nel mondo degli affari e cioe' il Marxismo e il Capitalismo sono venuti meno e che una nuova idea si e' affacciata all'attenzione delle persone piu' illuminate nel campo della gestione delle imprese.
Il vecchio assunto che scopo fondamentale dell'impresa e' il Profitto, viene mitigato dalla necessita' di collocare accanto ad esso la cura delle entita' che ruotano attorno all'impresa e cioè: i dipendenti, l'ambiente, i fornitori, i clienti e la societa' civile (universita', scuole, istituti di credito, etc.)
E quanto detto sopra perche' oggi e' sorto un movimento "Responsabilita' Sociale di Impresa"che cerca di dare un contributo allo sviluppo della societa' cercando di influenzare anche le politiche dei governi verso uno sviluppo sostenibile della societa'.
La Responsabilita Sociale di Impresa, inoltre, insegna alle aziende di lavorare applicando alcuni concetti etici.
L'etica la possiamo definire come costume,norma di vita.
Secondo gli scritti di un Personaggio vissuto nel XIX secolo e il cui nome e' Baha'u'llah, la giustizia e' la facolta' dell'uomo che gli permette di distinguere il vero dal falso.
L'assimilazione di questi concetti ci permette di avere valori personali che si possono riassumere nella maniera seguente:
1) Non rubare; 2) Non uccidere; 3) Non mentire; 4) Utilizzare il sesso in maniera equilibrata.
La Responsabilita' Sociale di Impresa passa attraverso scelte eticamente corrette.
I vostri valori non li cambiate per nessun motivo.Essi sono le vostre gemme preziose.L'intervento si conclude col consueto scrosciante applauso degli studenti a cui sono state donate diverse copie della pubblicazione di Robiati:"Etica e Economia verso un nuovo ordine mondiale" edita dalla Universita' di Bari.

Mario Morano