I 50 anni dei bahà'ì

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L’anniversario: una presenza storica in città per una fede che professa «l’unità nella diversità» e «l’uomo al servizio degli altri». Un mese di festeggiamenti e di iniziative, anche culturali e di spettacolo.

 

La fede Baha’ì compie 50 anni e sono in corso i festeggiamenti per l’anniversario. Quella Baha’ì è una presenza storica in città, cominciata il 1961 con l’arrivo di alcune famiglie che risposero all’appello di diffusione del messaggio di questa fede in ogni angolo della terra. Bari ha dimostrato più volte, nell’arco della propria storia “mediterranea”, apertura e accoglienza nei confronti di questo credo che coltiva, tra i suoi valori, “l’unità nella diversità”. Il 21 aprile 1961 fu eletta per la prima volta l’assemblea spirituale locale, istituzione locale che amministra la comunità Baha’ì e che da allora viene eletta ogni anno. La religione, radicata nel mondo a partire dalla seconda metà del XIX secolo, in Italia ha circa 3000 seguaci, distribuiti in oltre 300 località.

Per festeggiare questo evento, la comunità barese di fede Baha’ì che conta una cinquantina di esponenti ha organizzato, a partire dal 19 ottobre fino al 13 novembre, diversi eventi ed incontri aperti al pubblico per favorire uno scambio plurale tra identità e conoscenze differenti. Baha’u’llah, fondatore della fede, con parole conformi agli insegnamenti degli illuminati maestri di altre religioni, afferma che “l’uomo è il talismano supremo” e che un vero uomo “è colui che si dedica al servizio dell’intera razza umana”.

Riscoprire insieme le basi spirituali del progresso umano è la base iniziale per costruire convivenza libera dai pregiudizi e dall’estraniamento. Questo ideale è presente anche nell’evento di cui ormai da trent’anni i Baha’ì di Bari si fanno promotori: “la Giornata della Religione mondiale”, celebrata ogni anno a gennaio con la presenza di rappresentanti di diverse confessioni religiose ed istituzioni locali.

La contemporaneità e la versatilità del pensiero della comunità ha coinvolto, in settimana, oltre duecento studenti baresi universitari e liceali che hanno partecipato al convegno tenuto dal cofondatore dell’EBBF (European Baha’ì Business Forum), Giuseppe Robiati, nel quale sono stati approfonditi gli aspetti che hanno condotto all’attuale crisi economico-sociale. Robiati si è soffermato sull’enunciazione di un nuovo paradigma dell’economia che si fonda su tre principi prioritari: unicità di Dio, unicità della specie umana e, in ultimo, la necessità di una legge comune a tutte le nazioni del mondo. Affinché si dia efficacia a questo credo, però, occorre mettere in pratica i principi morali quali la capacità di non mentire, non rubare, non uccidere e adottare un comportamento sessuale corretto.

Questo il calendario dei prossimi eventi in programma in città:

Il programma comprende una breve rassegna della storia della fede Baha’ì a cura di Paola Bolsi e Linda Dabbicco e un omaggio al jazzista Baha’ì Dizzy Gillespie.

Articolo a cura di Eude Albrizio pubblicato il 27 ottobre 2011 su La Gazzetta del Mezzogiorno