È dal 1976 che la comunità bahá’í di Bari organizza le celebrazioni della Giornata della Religione Mondiale, fiore all’occhiello delle attività svolte nel capoluogo pugliese: istituita nel 1950 dall’Assemblea Spirituale Nazionale dei bahá’í d’America nella terza domenica di gennaio e concepita quale logica conseguenza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, la Giornata è approvata dall’Assemblea O.N.G dell’ONU. Osservata in tutto il mondo e in alcune nazioni patrocinata dallo Stato, essa ha lo scopo principale di riaffermare la libertà di cultura e di pensiero, di coscienza religiosa, di culto e di associazione pacifica, ed offre, d’altronde, un’occasione speciale per affermare pubblicamente come l’unità spirituale sia la premessa necessaria di un nuovo ordine di fratellanza e di pace.
A Bari questa celebrazione ha visto negli anni la collaborazione e l’intervento di numerosi esponenti di varie confessioni religiose, nella cornice della Sala consiliare del Comune e del Fortino di Bari, luoghi simbolici e storici della città. Tra i tanti ricordiamo Padre Leonardo Leonardi, Padre Damiano Bova, Don Angelo Romita per il cattolicesimo; il prof. Nico Pantaleo per il protestantesimo; l’ing. Michele Tridente e Hafida Faridi per l’islam; il Maestro Francesco Israel Lotoro, il prof. Alexander Wiesel, l’ing. Bernaldo Kelz e il prof. Guido Regina per l’ebraismo; Giovanni Maggiore per la soka gakkai buddista; e infine giornalisti e moderatori come Vittorio Stagnani, Franco Sorrentino, Leo Lestingi, Onofrio Pagone, Manlio Triggiani.
Fra gli eventi pubblici organizzati dai bahá’í, la Giornata della Religione Mondiale è certamente quello che maggiormente permette di realizzare un’osmosi tra comunità religiose e autorità civili. Spesso organizzata come tavola rotonda, a volte scandita da musica e letture sacre, la Giornata rappresenta un ponte gettato fra gruppi umani diversi, un’occasione di condivisione di esperienze, un seme di comprensione reciproca che anno dopo anno vede sempre più persone collaborare in direzione del dialogo interreligioso e del riconoscimento dell'unità delle Fedi, confermando l'esistenza di un tessuto di amicizia e stima fra le comunità religiose rappresentate, un risultato pregevole costruito in circa trent'anni a Bari. La presenza costante di rappresentanti delle istituzioni politiche locali conferma di anno in anno la crescente sensibilità delle stesse al tema della convivenza fra culture e della partecipazione allargata.